Il restauro 2019/2020
Il restauro del simulacro della Madonna del Rosario in San Domenico – opera del primo ventennio dell’ottocento di Girolamo Bagnasco - vede il suo inizio alla fine del 2016. Questa data, in realtà, segna l’intenzione di compiere un lavoro ritenuto importante.
Ridare lustro ad un’opera d’arte è ridare slancio al culto, permettere ai fedeli di rialzare gli occhi verso il cielo rinnovando la propria fede e destare l’ammirazione dei turisti.
Le immagini, come le sculture, entrarono nella prassi cultuale dei cristiani quasi all’origine della neonata comunità. Sarà il Concilio di Nicea II (787) a decretarne la liceità e la legittimità in ordine al raggiungimento del fine della preghiera: onorare Dio e mirare all’unione con Lui.
Preso atto della necessità di un lavoro di ridipintura e restauro del nostro simulacro, sentita la comunità e ascoltata la Confraternita del Rosario, abbiamo deciso di intraprenderne l’impresa.
Il professor Giuseppe Inguì insieme alla restauratrice Antonella Tumminello si sono offerti per redigere il progetto e farne una stima. Ci siamo, così, mossi per capire come poterlo realizzare.
Ci sono voluti due anni per portare a compimento questo lavoro. Siamo grati a Dio per essere riusciti nell’intento. Tante sono le persone che ci hanno aiutato. Tanta generosità in onore di Maria Santissima.
Lei è tornata nella sua veste originale. Noi siamo fieri di poterla riammirare nel suo antico splendore e di offrirla per la preghiera della nostra comunità nella sua nuova forza espressiva.
Ringraziamenti:
Benefattori: la Venerabile Confraternita Maria SS. del Rosario in San Domenico e i tanti che hanno dato il loro contributo piccolo o grande che sia;
Restauratori: Giuseppe Inguì e Antonella Tumminello con la collaborazione di Giusy Fiore Bettina, Caruana Elisa, Tantillo Antonella, De Caro Letizia, Fertitta Antonella, Maniccia Eleonora, Orecchio Antonietta, Maria Elena Scandurra.