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Convento San Domenico

Palermo

Fraternita laica

di San Domenico

CHI SIAMO. Un gruppo di laici, riuniti in una aggregazione ecclesiale e inseriti nell’Ordine domenicano, che si incontrano periodicamente per pregare insieme e studiare la Parola di Dio per poterla predicare: in famiglia, nel lavoro, nella cultura, nello sport, nel mondo.

QUANDO CI RIUNIAMO. Generalmente ogni 1° e 3° Lunedì del mese, alle ore 21, presso il convento di San Domenico, in via Bambinai n. 18.


Info Laicato - Palermo

Presidente: Salvatore Scaglia op

Telefono: +39 339 4282831

Mail: laici.domenicani.pa@email.it

Indirizzo: via Bambinai 18 - 90133 Palermo

Assistente religioso: fr. Antonino Rocca op


Per saperne di più

IDENTITÀ E STORIA. Il laicato domenicano nasce in stretto collegamento con l'Ordine dei Predicatori (approvato da Papa Onorio III nel 1216). Infatti, quasi subito, a San Domenico (1170-1221) si uniscono dei laici (persone che non sono nè chierici nè frati né monache), che, come “famuli” o “donati”, adempiono delle funzioni di supporto a quelle dei frati. Così, un po' dappertutto, accanto ai conventi sorgono delle vere e proprie scuole di fede, preghiera e vita cristiana secondo lo spirito del fondatore.
Per dare una regola generale a questi gruppi laicali, nel 1285, il Maestro generale Munio di Zamora promulga la “Regola dei fratelli e delle sorelle dell'Ordine della Penitenza di S. Domenico, fondatore e padre dei Frati Predicatori”. Il laicato domenicano, così disciplinato, più tardi (secolo XV) assumerà il nome di “Terz'Ordine”, a significare, appunto, la sua presenza dopo i Frati e le Monache.
I laici domenicani operano fin dall'inizio al servizio della Verità, che contemplano e annunciano agli altri (il loro scopo è “contemplari et contemplata aliis tradere”, per dirla con San Tommaso d'Aquino). Contemplano, cioè, il Vangelo di Cristo con lo studio e la preghiera e, senza estraniarsi completamente dal mondo (da “single” o sposati e nelle più varie occupazioni lavorative), si santificano e santificano il mondo, informandosi al carisma di Domenico e di Caterina da Siena (cf. Costituzione fondamentale, art. 5).

MAGGIORI LAICI DOMENICANI. Foltissima è la schiera dei laici domenicani, che hanno fatto la storia della Chiesa e della Società civile. I più noti sono certamente la nominata Caterina (+ 1380), dottore della Chiesa ed ispiratrice del ritorno del Papa a Roma dalla “cattività avignonese”; Rosa da Lima (+ 1617), prima santa laica delle Americhe; i beati Pier Giorgio Frassati (+ 1925) e Bartolo Longo (+ 1926), istitutore del santuario mariano di Pompei; Giovanni Acquaderni (+ 1922), fondatore dell'Azione cattolica italiana; Titina De Filippo (+ 1963), attrice; Giorgio La Pira (+ 1977), politico; Aldo Moro (+ 1978), statista; i futuri Papi Benedetto XV (+ 1922) e Pio XII (+ 1958); i futuri sacerdoti Luigi Sturzo (+ 1950), creatore del Partito popolare; e Giacomo Alberione (+ 1971), fondatore dei Paolini.

SPIRITUALITÀ. Dopo il Concilio ecumenico Vaticano II (1962-65), il laicato, come condizione di qualsiasi battezzato (che non sia ordinato nè religioso), viene riscoperto per la sua essenziale funzione di ordinazione a Dio delle realtà temporali (cf. Costituzione dogmatica Lumen gentium, n. 31). I laici domenicani, tuttavia, hanno una tensione tutta speciale, sia per la loro vita spirituale (individuale e comunitaria), sia per il servizio a Dio e al prossimo, che - come detto - si sostanzia nella competente e coerente testimonianza della Verità di Cristo. Per il laico di San Domenico la più alta forma di carità, infatti, consiste proprio nel “portare l'altro dalle tenebre dell'ignoranza alla luce della conoscenza” (ancora Tommaso d'Aquino).
A questo fine, i laici si incontrano periodicamente nella sede della Fraternita per un sano e caldo amore fraterno, ma anche per formarsi in dottrina (con l’esame della Scrittura e del Magistero ecclesiale), per pregare nonchè per organizzare la predicazione (nel linguaggio di Domenico: il “parlare di Dio”) e le altre azioni caritative proprie dello spirito di Domenico (cf. Direttorio nazionale, nn. 17 e 22-24). Insieme costituiscono un'associazione di fedeli, “i cui membri conducono una vita apostolica e tendono alla perfezione cristiana partecipando nel mondo al carisma” domenicano, “sotto l'alta direzione” dell'Ordine. (cf. Codice di Diritto canonico, can. 303).