Le rovine di Belchite nelle fotografie di Letterio Pomara
In concomitanza con il mese del Festival delle Filosofie, la Sacrestia di san Domenico espone “Belchite. Silenzi di guerra”, fotografie di Letterio Pomara.
È un reportage rigorosamente analogico, con un corpo di una cinquantina di immagini in bianconero e vario formato.
Si parla, fotograficamente, di Spagna e più precisamente della battaglia di Belchite, cittadina a circa 60km a sud di Saragozza, in Aragona, che nel 1937 fu teatro di una cruenta battaglia tra i nazionalisti di Franco e i repubblicani, ancora oggi ricordata per la sua ferocia.
Il paese fu letteralmente raso al suolo, completamente abbandonato dai pochi superstiti, e le sue rovine furono lasciate lì a futura memoria. Un vero e proprio museo degli orrori a cielo aperto, monito silente della crudeltà umana.
È un reportage libero e obiettivo che l'autore ha voluto privo di committenza, per non dar luogo a eventuali strumentalizzazioni.
Un reportage di forte impatto emotivo, forse a tratti duro, ma di sicuro equilibrato e fuori da canoni e inquadrature obbligate. Senza nulla togliere e nulla aggiungere. Nato e realizzato così com’è, senza "mirata manipolazioni".
Un reportage di una fotografia classica e, perché no, storica.
Fotoreporter professionista, Letterio Pomara, è autore di reportage fotografici a sfondo sociale, antropologico e ambientale. Ha anche ritratto grandi personaggi della cultura, della scienza, della politica, dello sport, dello spettacolo e della moda, tracciandone fotograficamente i loro aspetti meno pubblici. Artista poliedrico, da sempre alterna al lavoro professionale un percorso artistico personale e di ricerca.
Anche se per motivi editoriali fotografa a colori, è votato alla convenzionale fotografia in bianconero e alla soddisfazione delle sue esigenze estetiche. Per questo quasi sempre, le sue mostre sono in bianco/nero.