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Convento San Domenico

Palermo

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Donati un Calice ed una Patena realizzati dal maestro argentiere Nino Amato su disegno dell'artista Angelo Branciamore

22 giugno | 2015

I rami folti di un albero che si innalzano e si intrecciano. Questi sono gli elementi decorativi del Calice e della Patena

Il calice e la patena in argento sono stati realizzati dal maestro argentiere Antonino Amato su disegno dell’artista Angelo Branciamore donati da alcuni commercianti e gioiellieri di piazza San Domenico in occasione della traslazione della salma di Giovanni Falcone presso la chiesa di San Domenico di Palermo, Pantheon degli uomini illustri di Sicilia.
Come afferma l'Artista Angelo Branciamore:
Il calice è caratterizzato da una forma sinuosa ma essenziale, che sintetizza in un unico segno curvilineo l'articolazione dei calici tradizionali. La sagoma dell’oggetto è poi ripresa dall'andamento degli elementi decorativi: i rami di un albero, che si innalzano avvolgendosi intorno al calice in un movimento verticale, e le foglie, fortemente aggettanti, che impreziosiscono la superficie di un ricco gioco chiaroscurale. La diversificazione del trattamento dei vari piani - fondo, rami, foglie - conferisce all’opera una ricchezza visiva che evoca la polimatericità. Lo stesso motivo caratterizza il bordo esterno della patena.
È chiara la duplice valenza simbolica dell'albero: da una parte l’albero di Falcone, testimonianza vivente del lascito morale del magistrato; dall’altra il veterotestamentario Albero della Vita, le cui foglie “sono per la guarigione delle nazioni" (Apocalisse 22,2), ma anche l’evangelico “Io sono la vite, voi i tralci" (Giovanni 15,5).
Immagini, queste, lontane nel tempo e nello spazio, che si uniscono nel calice dell’alleanza (Luca 22, 20), in un messaggio universale di speranza.

Comunità dei frati Predicatori del Convento di San Domenico di Palermo