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alla metà del XIX secolo, nella chiesa di san Domenico è accolto il Pantheon degli Illustri di Sicilia, uomini e donne distinti per meriti più variegati: letterati, giuristi, artisti, poeti…
In chiesa si possono ammirare lapidi, tombe, cenotafi e targhe che ne commemorano il ricordo.
L’idea fu lanciata dal mecenate Agostino Gallo verso il 1840 in accordo con i padri domenicani del tempo. Mosso da un fervido amore per le glorie sicule, dopo aver visitato la chiesa francescana di Santa Croce a Firenze, promosse un’iniziativa nella sua città diretta a esaltare le glorie sicule del passato.