Come Preghiamo

Nei nostri conventi, celebriamo ogni giorno in comune la liturgia delle Ore e la Santa messa. La nostra preghiera è essenzialmente comunitaria. Infatti, "per volontà esplicita di San Domenico, la celebrazione solenne e comune della liturgia è da annoverarsi tra i principali compiti dalla nostra vocazione" (Libro delle Costituzioni e Ordinazioni, 57).
In odine alla salvezza delle anime, San Domenico volle che la nostra preghiera fosse breviter et succinte per non ostacolare lo studio e la predicazione. Questo è lo stile della nostra preghiera: semplicità e sobrietà che devono andare di pari passo con la solennità. Tutto ciò potrebbe sembrare contraddittorio. Com’è possibile che semplice e solenne possano camminare insieme?
Nella nostra preghiera, la solennità è la qualità di un evento atteso e, per questo, oggetto di attenzione. Questo non significa riempire di parole, segni o mostrare splendori vertiginosi. La liturgia domenicana chiede, invece, un lavoro comunitario atto a restituire il suo decoro. Il canto, per esempio, sta lì a indicare questa solennità.
Semplice, sobrio e allo stesso tempo solenne, nel nostro stile indicherebbe così una preghiera la cui essenza è il decoro nella sua forma comunitaria e corale.